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Ansia da pres(en)tazione

“In futuro tutti saranno famosi per 15 minuti”

Il mondo dei social, onnipresente nelle nostre vite, sembra realizzare la profezia warholiana dei 15 minuti di notorietà: all’artista Andy Warhol, personaggio tra i più influenti del XX secolo, si è soliti attribuire la famosa frase “in futuro tutti saranno famosi per 15 minuti”. Con l’avvento dei mass- media questa profezia si è avverata: prendendo ad esempio Instagram questi quindici minuti sono convertiti nei quindici secondi di una storia su Instagram. Fare una storia o postare una foto significa essere su un palcoscenico virtuale, significa avere il tempo di costruire a tavolino la propria immagine e quello che verrà divulgato, significa “filtrarsi”.

Tutto questo potrebbe creare ansia da prestazione e da presentazione perché tutto ciò potrebbe precludere quello che può essere un atteggiamento spontaneo e naturale e alimentare modi di essere costruiti per sentirsi sicuri, sicuri di poter essere accettati, visualizzati e piaciuti.

La strada verso cui ci si dirige rischia di essere a senso unico in quanto si rischia di costruire una vetrina che miri alla perfezione, privandosi in questo modo di una parte importante che scaturisce dal contatto dal vivo tra le persone.

Grazie ad un percorso di terapia con il tuo psicologo a Padova potrai scoprire quali sono gli aspetti psicologici che non ti portano a confrontarti con il piano reale.

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Attacchi di Panico: come si presentano e perchè

Un fulmine a ciel sereno: l’attacco di panico arriva all’improvviso, senza bussare alla porta.

Di punto in bianco l’aria viene a mancare, sopraggiungono tensione, ansia, tachicardia, sudorazione, dolore al petto, nausea, senso di soffocamento, paura di morire.

Cosa sta succedendo? I pensieri si bloccano e il terrore prende il sopravvento. Quando arriva l’attacco di panico niente è più come prima, anche le cose più semplici come fare la spesa, guidare, andare a lavoro possono recare problemi in quanto si teme che gli attacchi si ripresentino. Tutto ciò può creare una forte sofferenza emotiva, una scossa che obbliga a fermarsi e a farsi aiutare. Ma c’è del positivo in questo: è un’opportunità per affrontare questa sfida sotto un altro punto di vista e dare luce a risorse che si pensava di non possedere.

Come mai si presentano questi sintomi? Vi sono diverse spiegazioni sul perché di tali sintomi come, ad esempio, recenti eventi di perdita, la rottura di un’importante relazione affettiva, la morte improvvisa di una persona cara, oppure cambiamenti che implicano nuovi attaccamenti vissuti come costrittivi.

Le spiegazioni possono essere molte e tra le più disparate: grazie alla psicoterapia si riesce a dare senso e significato a quanto sta accadendo, a dare una propria collocazione nella storia di vita di ciascuno.
Il più delle volte gli attacchi restano episodi isolati che non lasciano conseguenze; a volte si ripetono e innescano gravi reazioni con disagio e sofferenza che possono raggiungere un disturbo clinicamente significativo, che può essere altamente invalidante: il disturbo di panico.

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